Il conto corrente è obbligatorio per una ditta individuale?

Domanda: il conto corrente è obbligatorio per una ditta individuale? Risposta: No.

Tempo fa il cosiddetto decreto Bersani aveva introdotto l’obbligo, ma nel 2008 (grazie all’art.32 del D.L. n 112/2008) tale vincolo è stato abrogato. E oggi, chi apre una ditta individuale (o una partita IVA da professionista) non è più costretto ad avere un conto dedicato.

Quindi si può fare a meno di avere un conto corrente?

Sì, se ne può fare a meno, ma questa non è forse la soluzione migliore. Ci sono degli aspetti da valutare.

Immagina, ad esempio, di aprire un negozio. A un certo punto dovrai pagare le imposte e questa operazione si fa tramite il modello F24. In quel momento, avere un conto correte che ti consente di farlo comodamente dal tuo smartphone (o dal Pc) è una gran comodità!  

Dunque, è meglio aprilo comunque?

Il mio consiglio è quello di aprire comunque un conto correte dedicato. Ma di stare attenti ai costi. Soprattutto con alcune banche, che applicano ai conti, cosiddetti, “business” maggiori commissioni e maggiori canoni. Una soluzione potrebbe essere (se già l’hai aperto) quella di sfruttare il tuo conto corrente personale. Certo, in questo modo non avrai una distinzione netta tra le entrate/uscite che riguardano la tua sfera personale e quella della ditta, ma in fondo i dottori commercialisti ci sono un po’ anche per questo…

Nessuno è obbligato ad aprilo?

No. Ci sono realtà che sono costrette ad aprire un conto correte intestato alla propria partita IVA. Devono farlo per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari. Stiamo parlano di soggetti che si sono aggiudicati appalti o delle forniture di servizi presso un ente pubblico e via discorrendo. Ma questa è una tematica che tratteremo in un altro post. Qui abbiamo solo risposto alla domanda: il conto corrente è obbligatorio per la ditta individuale.

Se hai dubbi, contattami pure.

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