Un dipendente può fare prestazioni occasionali

Un dipendente può fare prestazioni occasionali” è la domanda che, in maniera gergale, mi rivolgono con più frequenza i miei clienti. In pratica, vogliono sapere: “io, essendo un dipendente, posso svolgere delle prestazioni occasionali ed emettere la contestuale ricevuta o devo per forza aprire una partita IVA?” Beh, per rispondere bisogna analizzare due macro-casi: i dipendenti privati e quelli pubblici.

Prestazioni occasionali e dipendenti privati

Se si svolge un lavoro occasionale per la stessa azienda in cui si lavora, l’INPS ha affermato che ciò è incompatibile. Tuttavia, se il committente è un’impresa diversa dal proprio datore di lavoro, allora non ci sono problemi.

È importante ricordare che il reddito derivante dal lavoro occasionale sarà tassato ai fini dell’Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali. Anche un compenso modesto, sommato al reddito da lavoro dipendente, potrebbe comportare un pagamento fiscale significativo. Pertanto, potrebbe essere vantaggioso considerare l’opzione di aprire una partita IVA e aderire al regime forfettario (da valutare con un dottore commercialista). Stessa cosa se si vende online.

Prestazioni occasionali e dipendenti pubblici

Nel caso in cui si sia impiegati nell’amministrazione pubblica, il lavoro occasionale non è permesso se si è un dipendente a tempo pieno. Il dipendente pubblico è tenuto a garantire l’imparzialità e il corretto funzionamento dell’attività amministrativa. Tuttavia, se si è dipendenti pubblici a tempo parziale, il lavoro occasionale è consentito, e quindi sì, in questo caso, un “dipendente può fare prestazioni occasionali“.

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