Cosa fare se mancano i contributi dall’estratto contributivo INPS?

All’avvicinarsi della fine della carriera lavorativa, può capitare di analizzare l’estratto contributivo INPS e scoprire l’assenza di periodi lavorati, retribuzioni o redditi errati, o mancati accrediti di eventi coperti figurativamente. Cosa fare in questi casi? Nel caso in cui il lavoratore sia sicuro che i periodi mancanti siano stati effettivamente lavorati, le azioni da intraprendere dipendono dal tipo di problematica riscontrata. Vediamo di capire cosa fare.

Segnalazione contributiva all’INPS

Se il lavoratore è sicuro che il periodo mancante sia stato effettivamente lavorato, si può presentare una segnalazione contributiva all’INPS attraverso il servizio del “Fascicolo previdenziale”, specificando dettagliatamente il periodo mancante, la gestione previdenziale coinvolta e la tipologia di contribuzione mancante. Inoltre, è possibile allegare la documentazione comprovante il diritto agli accrediti e la loro entità.

Richiesta di variazione della posizione assicurativa

Nel caso in cui l’errore o l’omissione sia riscontrato da un dipendente pubblico, la procedura da seguire per la segnalazione contributiva si chiama RVPA (Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa). La richiesta può essere sempre inviata attraverso il “Fascicolo previdenziale” e il dipendente può allegare ogni tipo di informazione o documento, anche non certificativo.

È importante tenere presente che non sempre l’assenza di un periodo contribuito è causata da un errore dell’INPS o da un mancato adempimento del datore di lavoro o del committente. Potrebbe essere necessario presentare un’apposita istanza all’Istituto per avere l’accredito figurativo della contribuzione per alcuni periodi, come quelli di leva o di maternità al di fuori del rapporto di lavoro. Altri periodi potrebbero essere visualizzati nell’estratto conto solo se riscattati, come le annualità di durata legale del corso di studi universitario.

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